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Estintore in alluminio a Roma

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Estintore in alluminio a Roma
Estintore in alluminio a Roma

Gli Estintori in alluminio a Roma possono essere, innanzitutto, classificati in base a: Tipologia dell’agente estinguente contenuto e capacità di spegnimento dei vari combustibili.

Quantità di estinguente contenuto  Tipologia del propellente contenuto. La scelta dell’estintore deve essere effettuata tenendo conto del tipo di incendio ipotizzabile nelle aree da proteggere. Su ciascun estintore sono indicate le classi dei fuochi ed i focolai che è in grado di estinguere. Essi sono di colore rosso, riportano un’etichetta con le istruzioni per l’utilizzo e il codice di identificazione del costruttore con il riferimento dell’omologazione. L’anno di costruzione è inciso sul collo o sul fondo dell’estintore. L’estintore è composto da:  Serbatoio: atto a contenere l’estinguente e/o il propellente  Valvola: per intercettare e regolare il flusso dell’estinguente   Manichetta: tubo flessibile per indirizzare il flusso dell’estinguente (può mancare negli estintori di piccola taglia). Inoltre, tutti gli estintori devono essere corredati dalla dichiarazione di conformità del produttore, dal libretto di uso e manutenzione, dalle schede tecniche e schede di sicurezza dell’estinguente e di eventuali additivi contenuti.

Estintore in alluminio a Roma
Estintore in alluminio a Roma

Tipologia dell’agente estinguente contenuto e capacità di spegnimento dei vari combustibili  Estintori ad anidride carbonica (CO2): L’anidride carbonica è normalmente conservata in recipienti allo stato liquido e l’estintore è dotato di una valvola di sicurezza che, ad una pressione superiore ai 170 bar, permette la depressurizzazione facendo fuoriuscire l’estinguente che, passando dallo stato liquido allo stato solido, a causa del raffreddamento genera particelle denominate “neve di anidride carbonica” o “ghiaccio secco”, tant’è vero che il tubo al quale è collegato il diffusore è dotato di un’impugnatura per evitare ustioni da freddo all’utilizzatore.

Infatti, la fuoriuscita repentina del gas provoca un brusco abbassamento della temperatura (- 79°); negli estintori con 2 Kg di carica il diffusore è collegato direttamente alla valvola di intercettazione. L’efficacia dell’anidride carbonica all’aperto è notevolmente ridotta e va usata con cautela in ambienti chiusi, a causa del suo effetto asfissiante. Questa tipologia di estintori agisce per soffocamento e per raffreddamento del combustibile ed ha il grande vantaggio di non lasciare residui, pertanto, risulta utilizzabile su fuochi che interessano meccanismi delicati o preziosi.  Sono, altresì, idonei per lo spegnimento di incendi di classe B e C (liquidi infiammabili e gas infiammabili) ma non sono adatti per incendi di classe A, poiché il gas contenuto, evaporando, non riuscirebbe a spegnere le braci prodotte dall’incendio.

Sono utilizzabili su apparecchiature elettriche sotto tensione. Estintori polvere: contengono polveri costituite principalmente da composti salini, quali bicarbonato di potassio o bicarbonato di sodio (per classe di incendio B e C), solfato di ammonio e fosfato mono ammonico (per incendi di classe A, B e C). L’azione che espleta la polvere sull’incendio è il soffocamento, il raffreddamento e l’inibizione chimica. Le polveri polivalenti (polveri A, B, C) sono l’agente estinguente più utilizzato per l’universalità dell’impiego e l’elevata efficacia, possono essere utilizzate su apparecchiature ed impianti elettrici sotto tensione (normalmente fino a 1000 V), materiali di classe A (legno, tessuti, carta, plastica, ecc…), liquidi infiammabili (alcol, benzina, ecc…);

 Estintori idrici: Contengono acqua come estinguente ed agiscono per raffreddamento del combustibile, inoltre, l’acqua vaporizzando, a causa del calore generato dall’incendio, genera un’azione di soffocamento. È indicato in incendi di classe A e non è utilizzabile su apparecchiature e impianti sotto tensione, se non in casi particolari (superamento di specifiche prove previste dalla norma tecnica UNI EN 3-7).